Da vedere

Santuario di Santa Maria Assunta - costruito tra il 1800 ed il 1900 del sacerdote Don Salvatore Castriota.

Chiesa Santa Maria dell’Accoglienza

Fu Raffaele Filippelli (1862-1944) che, a partire dal 1890, cominciò a ristrutturare il preesistente monastero, utilizzando la risorsa principale di Mendicino, la pietra rosata, di cui la zona è ricchissima. Progettista e direttore dei lavori il sacerdote don Salvatore Castriota (1864-1917), stretto collaboratore di fra Raffaele. In questa impresa parteciparono, per devozione alla Madonna, una nutrita schiera di cittadini. La nuova struttura, che venne inaugurata nel 1917, successivamente fu ampliata aggiungendo altri locali destinati ad ospitare persone bisognose di cure e di alimenti (agli stessi sacerdoti, agli anziani soli e ai bambini orfani). Nel 1932 prende le redini del convento don Eugenio Parise (1888-1957), nipote di fra Raffaele, il quale continua l’opera assistenziale favorendo la <<Casa dei figli dei campi>>, dando assistenza, oltre che ai bambini abbandonati, a vecchi e bisognosi privi cioè di mezzi di sostentamento. Un anno dopo la sua morte la struttura venne affidata ai frati Minori di S. Francesco d’Assisi che vi rimasero fino al 1980, anno in cui il Santuario cambia la dizione in <<Santa Maria dell’Accoglienza>>.

E’  ubicata in località Basso La Motta, fu danneggiata dal terremoto del 1638 e completamente soppressa con il decreto murattiano del 07 agosto 1809.

Tra le opere d’arte che si possono ammirare  cinque affreschi che ritraggono scene di vita di San Pietro (1951), particolarmente suggestivi ed originali per le tinte color pastello. Nella cantoria è posto un dipinto di  San Domenico. Lungo la navata, invece, le tele raffiguranti Santa Rosa da Lima (1895) e il transito di San Giuseppe (1893). Oltre a varie statue e quadri, si possono ammirare anche otto dipinti raffiguranti la Passione di Cristo e la  vita della Madonna. Da ammirare anche una tela della Madonna del Rosario.

E’ ubicata nel centro del paese. Nel corso degli anni, l’edificio ha subito vari rimaneggiamenti. Oggi la facciata presenta un portale in pietra lavorata, al quale si accede da una scalinata.

L’interno è ad unica navata con cappelle laterali. Sull’altare marmoreo poggia un
tabernacolo (anch’esso in marmi policromi), dominato da una pala d’altare
raffigurante la Madonna con il Bambino tra San Nicola e Santa Caterina (1913).
Lungo la navata, inoltre, si possono ammirare varie tele raffiguranti soggetti sacri; numerose sono, inoltre, anche le statue.

Chiesa di San Sebastiano